domenica 2 dicembre 2018

Sette torri in Oriente...



“Nelle foreste vergini della Cambogia, vivono due misteriosi sovrani, conosciuti sotto il nome di re del fuoco e re dell’acqua. Sono famosi in tutto il sud della grande penisola indocinese; ma solo una pallida eco di questa loro fama è arrivata all’ovest. Per quanto se ne sa, fino a pochi anni or sono nessun europeo li aveva mai visti, e la loro stessa esistenza si sarebbe potuta prendere per una favola, se non fosse che, fino ad epoca recente, si sono tenuti in contatto con il re della Cambogia, scambiandosi doni ogni anno. Le loro funzioni regali sono di tipo esclusivamente mistico o spirituale; sono semplici contadini, che vivono col sudore della fronte e con le offerte dei fedeli. Qualcuno afferma che vivano in assoluta solitudine, senza mai incontrarsi fra di loro, senza vedere mai una faccia umana. Vanno a vivere successivamente in sette torri, appollaiate su sette montagne, spostandosi ogni anno dall’una all’altra. La  gente si reca da loro di nascosto, lasciando a portata di mano il necessario per la loro sopravvivenza. Il loro potere sovrano dura sette anni, il tempo necessario per abitare nelle sette torri, una dopo l’altra; ma molti muoiono prima dello scadere del termine. I due uffici sono ereditari in una (c’è chi dice due) famiglie reali, che godono di grande considerazione e sono esentate dalla necessità di lavorare la terra”[1].
Sembrerebbe un sottocentro orientale dei cosiddetti sette centri spirituali, a cui le “sette torri del diavolo” che pretendono di opporvisi ne ricalcano lo schema...


[1] J. Frazer, Il Ramo d’Oro, Newton Compton Editori, giugno 2018, Roma, pp. 136-137 (corsivi miei).