Alcune riflessioni sul verbo latino
"colo"
Nella lingua latina esiste un verbo che ha uno
spettro di significati interessante. È colere, il cui significato
principale è quello di coltivare, e la cui radice sembra derivare
dal sanscrito col significato di "spingere l'aratro" o "spingere
innanzi".
La cosa interessante è che questa radice ha dato origine a tre
parole, apparentemente non apparentate, che riguardano l'agire umano.
Nel suo
significato principale, come abbiamo visto, colo ha come ambito la
lavorazione della terra e da perciò forma alla parola coltura, o coltivazione.
La coltura, quindi, è il risultato
dell'azione dell'uomo sulla terra, cioè del suo rapporto verso ciò che sta in
basso rispetto a lui.
Un'altra
parola che deriva da colo designa invece l'azione dell'uomo verso il cielo,
cioè nella direzione verso l'alto: culto.
Il culto è ciò che mette in
rapporto l'uomo con ciò che gli è superiore; un insieme di riti o di pratiche,
religiose o spirituali.
Già qui
vediamo delinarsi l'Uomo come elemento centrale e mediano tra Cielo e Terra, le
cui azioni sono volte a mettere in relazione i due termini. È in altri termini
anche il concetto della Grande Triade che si ritrova in Cina nel Taoismo.
Una terza
parola può venirci ulteriormente in aiuto. È cultura,
anch'essa derivata da colo. Questa parola riesce a descrivere l'azione
dell'uomo "sul piano orizzontale", nei riguardi dell'uomo stesso, del manava-loka ("mondo
degli uomini" in sanscrito).
Provando a
delineare un semplice simbolo per sintetizzare quanto detto "suso",
potremmo tracciare una linea verso l'alto, " | ", a indicare l'uomo
che si rapporta verso l'alto, in direzione del Cielo, ovvero il culto, come abbiamo detto.
Possiamo
tracciare una linea sempre verticale, questa volta immaginandocela direzionata
verso il basso, stante a indicare la coltura,
o coltivazione, ovvero l'uomo in rapporto a ciò che sta in basso, la
Terra; ed infine la cultura,
opera dell'uomo sul suo "piano orizzontale", come una linea
orizzontale " — " che interseca le altre due, formando una croce che è da sempre e in molte tradizioni simbolo dell'uomo. Considerando le due
semirette che si formano dall'intersezione della linea orizzontale con quella
verticale, e immaginandocele direzionate rispettivamente verso sinistra e verso
destra, potremmo dire che la cultura è il risultato dell'azione dell'uomo che cerca di capire da dove viene e
verso dove va.
P.S. È
interessante notare, sempre in riferimento a ciò, che dei numerosi significati
presenti nel dizionario, i due più frequenti siano proprio
"coltivare" e "venerare": l'atto del rivolgersi verso
l'alto essendo delineato particolarmente dal culto di Venere, che doveva quindi
avere un significato ed un'importanza preminente.
Interessantissimo!
RispondiEliminaMolto interessante! Bravo :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
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RispondiEliminaSono proprio negato per le nuove tecnologie.
RispondiEliminaHo già sbagliato un paio di commenti.
Volevo semplicemente farti i complimenti.
Non scrivo altro perchè ho già fatto troppo casìno.
Sono proprio negato per le nuove tecnologie.
RispondiEliminaHo già sbagliato un paio di commenti.
Volevo semplicemente farti i complimenti.
Non scrivo altro perchè ho già fatto troppo casìno.
Moto interessante! Ho dovuto leggerlo due volte per riuscire a capire l'articolo, ottima riflessione e ricerca!
RispondiEliminaVenere radix. -ven, come i Vani (“Vanir”) nordici, dèi della terra, per l’appunto, e della “Sippe”, di cotnro agli Asi (“Æsir”), dèi della guerra -
RispondiEliminaGrazie! Molto interessante! : )
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